Un ragazzo, o una ragazza disabile, giunti al termine del proprio percorso nella scuola dell’obbligo ha di fronte diverse possibilità di frequentazione sociale ed inserimento formativo. Il Servizio Sociale è a disposizione della persona disabile e dei suoi familiari per fornire una panoramica dei servizi e delle occasioni esistenti sul territorio e per orientare la scelta verso quelle maggiormente rispondenti alle caratteri¬stiche ed alle possibilità della persona. Questi servizi possono essere Centri Diurni Disabili (CDD), Servizi di Formazione all’Autonomia (SFA), Centri Socio Educativi (CSE), Servizi Territoriali Handicap (STH). Attraverso un colloquio con l’assistente sociale, la persona disabile ed i fa¬miliari possono essere guidati ad una obiettiva valutazione della situazione. Per fare questo l’assistente sociale tiene ovviamente conto delle valutazioni già eventualmente compiute nel tempo dal servizio specialistico sull’handicap (come ad esempio l’UONPIA) e della scuola dell’obbligo che la persona disa¬bile ha frequentato negli anni precedenti. Sulla base di questa valutazione congiunta, il Servizio Sociale ricerca il servizio o l’organizzazione più adatta alle esigenze della persona disabile, formula una richiesta di inserimento, progetta un percorso individuale e fissa una serie di obiettivi che condivide con la persona stessa e con i suoi familiari. Una volta che il disabile è inserito presso un servizio territoriale, il Servizio Sociale com¬pie verifiche periodiche ed incontri di valutazione del percorso.
Per attivare questo servizio è necessario rivolgersi al Servizio Sociale.