I primi abitanti della zona, nell'epoca preistorica, si insediarono sull'area che dalla linea collinare che va da Comonte a Montello scende e si estende verso il piano. Infatti i reperti archeologici testimoniano la presenza umana nella zona del Tomenone, ma si hanno poche tracce e notizie del periodo antecedente l'alto medioevo comprendente il periodo romano.


Brusaporto è menzionato nello Statuto di Bergamo del 1331 e 1333 con la denominazione di Amberethe et Brusaporcho o semplicemente di Brusaporcho.
Nelle successive edizioni del XIV e XV secolo le due comunità sono segnalate separatamente tra i comuni ascritti alla facta di S.Stefano (di S.Andrea nella redazione del 1491). Nella descrizione dei confini del 1392 (Codice Patetta, 1996), con la denominazione di Brusaporcho, si ritrova di nuovo un' unica entità territoriale comprendente le due comunità citate.
L'esame dei toponimi menzionati nella descrizione dei confini, in relazione alla mappatura toponomastica consentita dalle fonti catastali, ha permesso di rilevare un alto grado di corrispondenza dell'entità territoriale e storica con la circoscrizione attuale.
Tale assetto territoriale perdura fin all'inizio del XIX secolo, anche se, inspiegabilmente, nella Legge per l' Organizzazione del Dipartimento del Serio del 1798, il comune in parola non viene citato.

L'evoluzione del nominativo è stata la seguente: Bruggià-porco, Brusaporco, Brusa Porco, Brusaporcho, Brussaporcho, Brusaporro,ed infine Brusaporto.


Ultimo aggiornamento

11/08/2023, 09:50

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